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Visualizzazione dei post da 2014

DIARIO DI UNA TIROCINANTE - Siamo come mangiamo?

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Ci si avvia verso la fine dell’anno, anche in Associazione si stanno concludendo gli ultimi lavori prima della chiusura per le feste natalizie…. Ed in agenda la settimana scorsa è stato inserito l’appuntamento fisso per questo periodo: la cena sociale , che si è tenuta sabato 13 Dicembre . Hanno partecipato gli operatori, gli stagisti/tirocinanti, alcuni volontari presenti e passati, accompagnati dalle loro famiglie, ed alcuni rappresentanti  degli utenti che hanno usufruito dei progetti e servizi proposti dal Centro Studi Creativamente nel 2014. Ovviamente ho partecipato anche io! E’ stata una simpatica occasione per ritrovarci tutti insieme, condividere un momento di festa in occasione del Natale ed un modo, da parte del direttivo, per esprimere ringraziamenti per il lavoro svolto durante l’anno… con la speranza/promessa di ripartire motivati nel 2015! Ma perché, molto spesso, per discutere, celebrare, o anche semplicemente per salutarsi si è soliti “fare una cena/un

DIARIO DI UNA TIROCINANTE- Inclusione o (dis)integrazione?

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Settimana di corsi di   approfondimento e formazione in A.P.S Centro Studi Creativamente ! Si è tenuta la penultima lezione del corso di formazione per insegnanti   sull’inclusione dell’alunno adottato   e si è concluso il corso di   sensibilizzazione alla L.I.S (lingua italiana dei segni)   tenuto da Rossella IANNIBELLI, educatrice esperta in assistenza alla comunicazione.  Corsi dalla finalità molto diversa, ma io ho colto un unico filo conduttore che mi ha dato l'opportunità  ulteriore di riflettere: l’importanza dell’ INCLUSIONE.  Molto probabilmente questa riflessione non sarebbe stata possibile se l’argomento non mi coinvolgesse personalmente… nel nostro lavoro, spesso, è la nostra vita privata che (consapevolmente o meno) ci porta ad interessarci a questo o quell’argomento.   Lavorare nel sociale , in un certo senso, “impone” di andare   oltre i pregiudizi   e guardare le cose con occhi diversi: in questo spero che la mia esperienza personale sia d’aiuto, o forse è per

DIARIO DI UNA TIROCINANTE - Libro-terapia

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Su internet ho trovato numerosi articoli sui benefici della lettura come “ omeopatia dell’anima ”: leggere fa bene, libera la mente e, ormai è dimostrato, ha una vera e propria azione psicoterapeutica. Tanto che stanno nascendo percorsi di libroterapia, oppure spesso i terapeuti stessi utilizzano i libri come strumenti all’interno delle terapie. Il malessere psicologico che conduce alla decisione di intraprendere un percorso di psicoterapia è, in linea di massima, dovuto al fatto che, ad un certo punto, il modo in cui noi ci dipingiamo una determinata cosa inizia a non essere coerente e disturbarci. A quel punto sentiamo il bisogno di ricevere un aiuto per capovolgere la situazione e vederla da un'altra ottica : in questo i libri costituiscono un ottimo aiuto per svincolarci dalla nostra realtà, sia in un progetto di terapia sia in un percorso nostro personale, quando decidiamo di concederci un momento di relax tutto per noi in compagnia di un libro. In percorsi di gr

DIARIO DI UNA TIROCINANTE - Capire lo stress

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Leggevo qualche giorno fa una notizia pubblicata su ansa.it : nel 2020 lo stress sar à la prima causa di malattia. Viviamo una vita che è sempre pi ù frenetica , sempre pi ù spesso priva di certezze , dove tutto cambia troppo velocemente.  Al giorno d ’ oggi, la lamentela pi ù frequente (soprattutto per quanto riguarda i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro) riguarda l ’ impossibilit à di fare progetti a lungo termine e la scarsa stabilit à . Scarsa stabilit à per quanto riguarda il lavoro, ma anche per quanto riguarda gli affetti. Genitori sempre di corsa … lavoro, figli, casa … in ufficio 8 ore al giorno, magari in una citt à lontana da casa, perch é ci convincono che solo cos ì possiamo assicurare un futuro ai figli. “ Bisogna pagare la retta per la mensa ” “ Il bambino ha la lezione di calcio, poi catechismo ” ..spesa,bollette,impegni … E il tempo per stare con i propri figli, con la propria famiglia? Vale davvero cos ì la pena vivere

DIARIO DI UNA TIROCINANTE - Problem solving

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Alzi la mano chi non ha mai sperimentato una situazione in cui è venuto da esclamare “Questo è un vero problema!” . Ognuno ha la propria concezione di problema, ma tutti noi, ogni giorno, siamo messi di fronte a situazioni da risolvere. Sfide più o meno grandi che chiamiamo con questo nome. Una volta che ci siamo resi conto di avere difficoltà a gestire una situazione possiamo fare due cose: fermarci al problema o tentare di superarlo . Anche in questo caso, ciascuno può adottare diverse strategie per affrontare una situazione. Questi gli argomenti trattati dalla dott.ssa Verena Boscolo durante il corso di PROBLEM SOLVING , tenutosi a partire dal mese di Ottobre presso la Biblioteca L. Mastronardi di Vigevano: l’ obiettivo è stato offrire l’opportunità di capire che ognuno di noi è in grado di modificare le proprie strategie per risolvere in maniera efficace le sfide quotidiane. I corsisti erano molto motivati e curiosi, spinti dalla voglia di mettersi in gio

DIARIO DI UNA TIROCINANTE – Barriere reali (e) o mentali?

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Ho iniziato da soli 15 giorni, ma non avete idea di quanto lavoro ci sia da fare! A dire il vero non ce l’avevo nemmeno io. Tutti pensano che il tirocinante non faccia mai nulla, sia utile solo per “ fare le fotocopie ” … tutti, ma non la dott.ssa Boscolo , evidentemente. E pensare che io qui in Studio e Associazione (A.P.S. Centro Studi Creativamente) non avrei dovuto nemmeno metterci piede! Dopo decine di richieste, rivolte ad altrettanti enti, ricevo la telefonata della dott.ssa Boscolo . MIRACOLO… QUALCUNO ALLORA RISPONDE!! "Ho letto la tua mail. Il posto c’è, ma ti avverto subito che c’è un gradino per entrare e non so se ci passi dalla porta”.  Ecco appunto… PANICO ! L’unica persona che nel giro di mesi mi risponde mi sta dicendo che non posso entrare nello studio? La prima impressione è stata che non fosse disposta a capire se quello fosse un problema davvero insormontabile . C’E’ UN GRADINO, punto. Ero tentata di non presentarmi al colloquio, ma la m

DIARIO DI UNA TIROCINANTE – diventare psicologo

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Primo post di una serie che mi/ci accompagner à durante l ’ anno di tirocinio che svolger ò presso lo STUDIO DI PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA in collaborazione con il Centro Studi Psico Socio Educativi CREATIVAMENTE ! Quasi dimenticavo di presentarmi … mi chiamo Eleonora,  ho da poco conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia presso l ’ U niversit à degli Studi di Pavia ed ora inizier ò il tirocinio che permette di accedere (finalmente!) all ’ Esame di Stato per psicologi. Gli anni trascorsi a studiare sono stati il primo step di questo lungo percorso … tra sogni, difficolt à,  scelte da compiere, dubbi e mille domande. Una delle prime (e pi ù importanti) anche per me  è stata: chi è lo psicologo e come lo si diventa? Chi è e cosa fa lo psicoterapeuta? Quindi … facciamo il punto della situazione. Per diventare psicologo occorre conseguire la laurea in Psicologia, ottenendo il titolo di Dottore in Psicologia … e poi? Dopo la laurea è previsto un anno di tirocinio p

Psicologia e complicanze post-operatorie

Oggi sono rimasta colpita da questa notizia: secondo una ricerca del Mayo Clinic di Rochester,  "i conflitti familiari, per esempio, ma anche altre questioni economiche o sociali, possono aumentare il rischio di complicanze chirurgiche, e affrontarle prima dell’intervento può ridurre lo stress dei pazienti, accelerandone la convalescenza e risparmiando denaro in assistenza sanitaria". Addirittura secondo tale ricerca un sostegno di tipo psicologico permetterebbe di ridurre costi sanitari molto elevati come quelli della terapia intensiva. Io che ho lasciato un pezzettino del mio cuore in ospedale, dai tempi in cui facevo il dottorato e studiavo la comunicazione medico-paziente, spero che la psicologia torni ad occupare un posto importante in questi contesti, dove spesso anche un "semplice" sostegno permetterebbe di affrontare con meno ansia esami, terapie ed interventi, oltre che alleggerire i medici dal "peso" di dover sostenere anche le emozion

Incontri, colloqui e nuove conoscenze

Ad una settimana dalla fine delle vacanze estiva, sono più che d'accordo con la frase di un collega: "Comunque, trasferire gli esseri umani da una condizione naturale quale quella della vacanza ad una penosa quale quella lavorativa rappresenta la maggiore ingiustizia della condizione umana"  L.D'Elia Oggi, si sente la fatica mentale della ripresa dopo riunioni di avvio, ricontatti e incontri. Come tutti gli anni, l'inizio settembrino è il più drastico. A parte gli strascichi di questioni da chiudere, il resto è un enorme " ? ". In primis, mi sono riorganizzata con colleghi e collaboratori per capire le disponibilità e le le idee che nella pausa estiva si sono arruffate nelle teste di tutti. Il gruppo è sempre un grande sostegno. Risposte ottenute: "bho!". Obiettivo per tutti: trovare delle conferme di incarichi che come ogni libero professionista non sono da considerare come dati. Tutto cambia da un momento all'altro ed essere psico