RITMI...quotidiana serenità - neo mamma9
Oggi, ore 950 il rintocco del 10* mese di Alida.
Il RITMO del mio battito cardiamo e del mio respiro sono stati la prima fonte di serenità per Alida: movimenti regolari, suoni attutiti, ma decisi. Una volta nata ha dovuto riconoscerli sentendoli dall'esterno e imparare a riconoscere anche quelli di papà Dino come altrettanto degni di fiducia.
Il RITMO del mio battito cardiamo e del mio respiro sono stati la prima fonte di serenità per Alida: movimenti regolari, suoni attutiti, ma decisi. Una volta nata ha dovuto riconoscerli sentendoli dall'esterno e imparare a riconoscere anche quelli di papà Dino come altrettanto degni di fiducia.
Il RITMO del giorno e della notte, del momento delle attività e del riposo è under construction! Ci vorrà ancora qualche annetto per renderlo più stabile, ma è importante iniziare a lavorarci. Infatti, anche se i bambini piccoli cambiano giornalmente e settimanalmente i bisogni seguendo un corpo in continuo cambiamento e con crescita a scatti/fasi, i ritmi costanti di "casa" divengono fonti di serenità.
Il RITMO delle "solite" abitudini, il RITMO dei rituali, il RITMO del susseguirsi degli eventi crea quell'alone di costanza che nella miriade di novità di stimoli da gestire e fare propri, permettono alla piccola Alida di ritrovare sempre un qualcosa di uguale, di sicuro... che da l'idea di base sicura.
Fin dalla nascita, siamo stati noi genitori a doverci adeguare e vi assicuro che per noi "giovani" senza orari è stato difficile. Ci siamo imposti di salire in camera massimo entro le 21.30, quindi di cenare massimo entro le 20.30, quindi di rientrare da lavoro massimo entro le 19.30... difficilissimo ... Abbiamo ritenuto importante partire dall'ora della nanna notturna, per poi passare all'ora dei pasti dopo l'introduzione dei cibi solidi, passando dai momenti di gioco.
Non si nasce "genitori imparati", non esiste un manuale delle istruzioni, ma occorre mettersi in gioco ogni giorno!
I RITMI servono anche ad assuefare e come una gocciolina di acqua, piano, piano, scalfiscono la roccia. Ecco perchè consiglio ai neo genitori come unica strategia TANTA PAZIENZA: non demordete! Ad esempio, Alida i primi tempi non si addormentava prima delle 23 con picchi di ritardo fino all'una di notte; imperterriti saliamo in camera entro le 21,30.
Nell'idea di RITMO devono rientrare, ovviamente, anche tutti i rituali di contorno. Rimanendo nell'esempio della nanna, noi abbiamo il rituale del post cena: ci laviamo mani e faccia, ci mettiamo il pigiamino, digeriamo tranquilli sul divano, saliamo in camera, ascoltiamo la ninna nanna delle farfalline.
A proposito il RITMO MUSICALE in questa fascia di età è molto importante. Varie ricerche scientifiche dicono che far ascoltare suoni, musica classica, musica di vario genere (a me piace molto il Jazz) stimola la produzione di ponti neuronali. Ricordate che il termine musica va inteso in senso lato, comprendendo tutti i suoni che circondano il bambino (RUMORI???), in quanto tutti stimoli sonori più o meno efficaci a garantire un orecchio, appunto, musicale. Ma pensate anche all'apprendimento del linguaggio: dopo tutto si parte dal sentire un suono!
PUOI APPROFONDIRE su
https://www.uppa.it/educazione/montessori/educazione-passa-anche-dalla-musica/
I RITMI servono anche ad assuefare e come una gocciolina di acqua, piano, piano, scalfiscono la roccia. Ecco perchè consiglio ai neo genitori come unica strategia TANTA PAZIENZA: non demordete! Ad esempio, Alida i primi tempi non si addormentava prima delle 23 con picchi di ritardo fino all'una di notte; imperterriti saliamo in camera entro le 21,30.
Nell'idea di RITMO devono rientrare, ovviamente, anche tutti i rituali di contorno. Rimanendo nell'esempio della nanna, noi abbiamo il rituale del post cena: ci laviamo mani e faccia, ci mettiamo il pigiamino, digeriamo tranquilli sul divano, saliamo in camera, ascoltiamo la ninna nanna delle farfalline.
A proposito il RITMO MUSICALE in questa fascia di età è molto importante. Varie ricerche scientifiche dicono che far ascoltare suoni, musica classica, musica di vario genere (a me piace molto il Jazz) stimola la produzione di ponti neuronali. Ricordate che il termine musica va inteso in senso lato, comprendendo tutti i suoni che circondano il bambino (RUMORI???), in quanto tutti stimoli sonori più o meno efficaci a garantire un orecchio, appunto, musicale. Ma pensate anche all'apprendimento del linguaggio: dopo tutto si parte dal sentire un suono!
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https://www.uppa.it/educazione/montessori/educazione-passa-anche-dalla-musica/
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