Incontri, colloqui e nuove conoscenze

Ad una settimana dalla fine delle vacanze estiva, sono più che d'accordo con la frase di un collega:
"Comunque, trasferire gli esseri umani da una condizione naturale quale quella della vacanza ad una penosa quale quella lavorativa rappresenta la maggiore ingiustizia della condizione umana" L.D'Elia

Oggi, si sente la fatica mentale della ripresa dopo riunioni di avvio, ricontatti e incontri. Come tutti gli anni, l'inizio settembrino è il più drastico. A parte gli strascichi di questioni da chiudere, il resto è un enorme "?".
In primis, mi sono riorganizzata con colleghi e collaboratori per capire le disponibilità e le le idee che nella pausa estiva si sono arruffate nelle teste di tutti. Il gruppo è sempre un grande sostegno. Risposte ottenute: "bho!". Obiettivo per tutti: trovare delle conferme di incarichi che come ogni libero professionista non sono da considerare come dati. Tutto cambia da un momento all'altro ed essere psicologi professionisti vuol anche dire leggere gli impercettibili cambiamenti e prepararsi a gestirli o aumentare le probabilità di riuscita.
Me ne sono particolarmente accorta con il discorso di proposta degli Sportelli di Ascolto per le scuole. Infatti, basti pensare a quel dirigente che nel giro di 4 mesi è passato da 4 scuole differenti. Unica certezza la necessità di proporre un preventivo di spesa in linea con un budget esiguo a disposizione.
Questa settimana è anche partita con la necessità di stendere progetti con scadenze a breve termine, che mi hanno portata a fare un sacco di telefonate ed incontri con il settore del volontariato e associazionismo.
La conclusione non poteva che essere una mattinata di formazione per essere sempre un passo avanti ... cercando di non inciampare!


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