Diritti dei bambini e diseguaglianze da colmare
E’ l’acronimo di Convention on the Rights of the Child che in italiano si preferisce tradurre con «Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza» (info www.gruppocrc.net). Sono leggi internazionali di tutela dei diritti dei bambini|e e dei ragazzi|e, unica convenzione ratificata da 100 stati del mondo (praticamente tutti). Purtroppo, ancora nel 2020, non sempre i|le ragazzi|e italiani ne sono al corrente, ovviamente anche perché molti adulti non sanno a loro volta cosa siano. Ecco perchè oggi vi racconto questa storia!
Sono quattro i principi generali, trasversali a tutti i diritti espressi dalla Convenzione:
principio di non discriminazione (art. 2) che stabilisce che tutti i diritti sanciti dalla CRC si applicano a tutti i bambini, bambine, ragazzi e ragazze senza alcuna distinzione;
principio del superiore interesse del minore (art. 3) che stabilisce che, in tutte le decisioni relative ai minori, il superiore interesse del minore deve avere una considerazione preminente;
diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo (art. 6) in cui si va oltre il basilare diritto alla vita garantendo anche la sopravvivenza e lo sviluppo;
principio di partecipazione e rispetto per l’opinione del minore (art. 12) che sancisce il diritto di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, di essere ascoltati e che la loro opinione sia presa in debita considerazione.
Nello specifico poi la convenzione si articola in 54 articoli che specificano aspetti per la tutela del diritto all’educazione e istruzione, alla salute, al tempo libero e al gioco, ma anche alla privacy, sicurezza, vita, adozione, ecc…
Questa è la settimana dedicata alla pubblicazione del rapporto annuale, redatto dal Gruppo CRC attivo anche in Italia. Il Gruppo di Lavoro CRC è un network di associazioni italiane che opera al fine di garantire un sistema di monitoraggio indipendente sull’attuazione della CRC e delle Osservazioni finali del Comitato ONU in Italia. Quest'anno, sono venti anni di monitoraggio in Italia e i dati nel rapporto 2020 vengono riportate anche alla luce dell’emergenza COVID-19. L’emergenza ha colpito i minori, soprattutto quelli che vivono in contesti e situazioni di fragilità e in condizioni di svantaggio economico, educativo e socio-relazionale. Per fortuna nel rapporto si legge anche che oggi, in fase di seconda ondata, Governo e Parlamento sono impegnati nella definizione di strategie per rispondere alla necessità di colmare il divario territoriale e le grandi disuguaglianze che caratterizzano oggi la condizione dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro Paese.
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