Il linguaggio universale dello SPORT [#vibes_anno2]

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RUBRICA di La Lomellina

Il 6 aprile è la Giornata Internazionale dello Sport, proclamata dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2013, per riconoscere il contributo positivo che lo sport ha nella realizzazione dello sviluppo sostenibile e sull’avanzamento dei diritti umani. Lo sport è il miglior strumento per garantire inclusione, pari opportunità, abbattere i pregiudizi e le disuguaglianze. Il linguaggio sportivo è universale, supera confini, lingue, religioni e ideologie, permette di unire le persone, favorendo il dialogo e l’accoglienza. La pratica sportiva allena le capacità di concentrazione, motivazione e la possibilità di fallire e rialzarsi.

Nella pratica professionale, suggerisco spesso lo sport, ad ogni età e in ogni luogo formativo, professionale e personale: dallo studente in cerca di motivazione allo studio, alla persona in cerca di stimoli e amicizie, a chi necessita di potenziare le risorse, al nonno che vuole rimanere in forma, al manager di piccole e grandi aziende … Ad esempio, in queste settimane, l’ISIS “Ciro Pollini” di Mortara PV ha portato nuovamente le classi del biennio sul campo per fare cultura di squadra. L’obiettivo è di incrementare nei ragazzi le competenze necessarie a lavorare bene tutti insieme, utili per il percorso scolastico, ma anche come competenze del proprio futuro professionale. Sul campo con i giovani si riflette su obiettivi condivisi, strategie, ruoli, regole … Si esce dalla propria zona di comfort e ci si mette a confronto con i propri limiti. Si sperimenta direttamente quali siano le modalità più efficaci e lo si fa divertendosi e con esperienze dirette outdoor!

Quindi, fare sport e immergersi nello sport non è solo una questione di benessere fisico, ma anche mentale e relazionale. Ne giovano concentrazione, attenzione, organizzazione, memoria, percezione di sè, comunicazione, emozioni, …

Promuovere lo sport e il fare squadra operativamente nella comunità è una modalità di lavoro consolidata e concludendo con le parole di Velasco - dirigente sportivo e allenatore di fama internazionale - in un’intervista rilasciata per stageup.com. “[…] anche se si ha il fuoriclasse, imprenditore o giocatore che sia, si farà sempre più fatica. Ergo, il gioco di squadra comincia ad essere una necessità. E non a caso è un concetto di cui si parla molto nelle aziende."


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